Il Pdl spaccato su Monti
Il Pdl spaccato su Monti.
Nervoso botta e risposta all’interno del Pdl sull’appoggio o meno al governo Monti. Da una parte ministri come Sacconi, Brunetta e gli ex An, Matteoli, Meloni, La Russa, che potrebbero contare su circa cento parlamentari, che alzano barricate verso un governo guidato dall’ex commissario Ue.
Dall’altra, invece, ci sono il segretario del Pdl Alfano, ministri come Frattini e Quagliariello con Cicchitto.
Inoltre, la Lega pensa a un governo guidato da Lamberto Dini. E proprio in questa direzione gli uomini del Carroccio starebbero pressando il Cavaliere.
Dopo il vertice di ieri pomeriggio, pare comunque che Berlusconi non voglia “spaccare il Pdl e rovinare il rapporto con Bossi, sperperando diciotto anni di faticosa costruzione politica”.
Anche Franco Frattini è intervenuto sulla questione. Per il titolare degli Esteri ogni ipotesi di appoggio esterno a Monti non ha senso. “L’impegno a sostenere il futuro governo deve essere pieno”.
Oggi, dopo il voto il voto sulla legge di stabilità, si riunirà l’ufficio di presidenza del Pdl. “Stiamo discutendo – ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno -. Vedremo che succede all’ufficio di presidenza”.
Il tutto mentre Berlusconi chiede “uno scatto d’orgoglio”, rivendicando un ruolo decisivo per il Pdl.